Questa nuova esposizione riprende il progetto di affiancare avvenimenti di carattere storico ad artisti contemporanei.
Da un lato Claudia e Carlo Bottini, collezionisti residenti ad Agno e da molti anni appassionati di arte sacra, e dall’altro Rosita Peverelli, artista meticolosa e polivalente che, oltre ad aver sviluppato un linguaggio scultoreo tendente alla sintesi formale, si è dedicata più volte, durante il suo percorso creativo, all’arte sacra.
L’unicità di questa collezione vede protagonisti una scelta tematica –i santi–, una tipologia artistica –la tecnica scultorea– e un materiale –il legno.
Rosita Peverelli fa un uso caleidoscopico dei materiali (la terracotta, il gesso, il marmo, la resina, il bronzo, il metallo e il plexiglass) per realizzare forme che tendono alla riduzione della materia fino all’essenziale.
Sono due universi discosti, addirittura opposti; l’uno immerso nella figuratività, l’altro nell’informale. Eppure, in un immaginario luogo più profondo si trovano delle assonanze di pieghe e di forme che scorrono nel solco della passione per la creazione d’arte e per il collezionismo.